giovedì 19 aprile 2012

DFÄHRI FAAHRT! "La barca va!" Ovvero trash e utopia a 739 Km di distanza

@ DC from Muensterplatz, Basel

Ieri girava su facebook una foto-denuncia postata da un filmmaker italiano. Nel commento l'autore, Francesco Sperandeo, descriveva quanto accaduto sul volo di linea Alitalia Roma-Tunisi delle 9:20. La notizia, che è rimbalzata presto sui maggiori quotidiani italiani (qui, ad esempio, il link di Repubblica), è tristemente 'ghiotta'. Il tema è quello attuale e controverso dei 'clandestini', nel caso specifico destinati al rimpatrio, procedura che, secondo quanto documentato dal testimone oculare, sarebbe stata espletata in modo inumano. Ignoro le cause che, a giudizio della polizia italiana, abbiano reso necessario un nastro da pacchi marrone sulla bocca e fascette di plastica a bloccare mani e piedi dei malcapitati.
Sempre ieri, nella sezione delle notizie locali basilesi di “20 Minuten”, campeggiava il placido profilo di una nave da crociera fluviale. Il grassetto annunciava che la nave-asilo avrebbe presto gettato l'ancora nel Reno.
Il tema dei rifugiati dal nord Africa è attuale anche qui e Basilea, con 400 richiedenti asilo e 250 già temporaneamente accolti, si trova in emergenza alloggiamento. Nei prossimi due mesi sono però previsti altri 80-90 arrivi, ai quali si è previsto di dar rifugio sull'ex nave-hotel Hispania, che salperà da Rotterdam per ancorarsi nel tratto di fiume che bagna il quartiere St. Johann.
Molti parlamentari svizzeri guardano però con scetticismo a questa soluzione. Si penserà a ragioni velatamente razziste. Tutt'altro. Contestano che ospitare su una nave, per quanto lussuosa, dei disgraziati che per mare hanno sfidato il destino in condizioni traumatizzanti, non sia di buon gusto. Paese che vai, usanze che trovi...

Nessun commento:

Posta un commento